Come dipingere insieme aiuta a scoprire se stessi
Dall'inizio di quest'anno ho avuto l'opportunità di usare i grandi spazi dell'accademia in cui insegno, come studio per la creazione dei miei quadri di dimensioni più grandi.
In questo atelier operano giovani artisti che rinnovano la tradizione della pittura rinascimentale con temi contemporanei. La cosa è estremamente benefica perché c'è uno scambio continuo di feedback, un confronto tra generazioni molto fertile. Molti mi chiedono consigli basati sulla mia esperienza, ma la cosa più preziosa sono i commenti inaspettati che io ricevo sui miei lavori in corso.
Una nuova studentessa mi ha visto all'opera su un olio (ho ripreso a lavorare con questa tecnica) e, ammirata dal dipinto in divenire, ha commentato con sorpresa: "Quando l'ho visto nello studio ho immaginato un autore totalmente diverso. Più giovane, meno calmo e saggio di te."
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Lo storico atelier di Francesco Fontana in via Pisanello a Milano |
Mi ha confuso, ha scosso la mia presunzione di sapere chi sono. Forse c'è una differenza tra l'immagine che proiettiamo e la complessità del nostro mondo interiore. Ho risposto d'istinto:
"Forse quell'uomo vive dentro di me!"
E' possibile che l'artista sia un contenitore di molteplici anime, di diverse età e stati d'animo, che emergono in modi inaspettati nella sua opera, inconsapevolmente.
Creare la propria arte in mezzo ad altri artisti o aspiranti tali è illuminante sul viaggio che sto percorrendo alla ricerca di una voce che non sia solo unica nello stile, ma anche una piccola testimonianza e della nostra contemporaneità e un mio messaggio al mondo.
Ricordo il cantante Mika dire: "Oggi siamo tutti isolati, ognuno crea in solitudine e la condivisione artistica è molto rara".
Ecco, consiglio a tutti di lavorare in uno studio collettivo se non addirittura pubblico. Può richiedere pazienza e faccia tosta ma spinge la tua arte verso un carattere superiore.
Buona pittura!
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